Expression

 

Una sola espressione può cambiare la tua vita!

Questo mio video rappresenta un esempio dell'universalità del linguaggio espressivo. L'espressione è universale, aiuta a risolvere i problemi di comunicazione.
L'idea di Expression è nata un giorno come molti altri, ma unico, perché autentico.
Ero nel bagno davanti allo specchio e mi guardavo come faccio sempre, l'unica differenza è che, fissandomi negli occhi più intensamente del solito, sono letteralmente entrato in un stato stato di trance. Questa condizione mi ha permesso di sentire profondamente una più intima e autentica parte di me. Continuavo a perdermi nei miei occhi, mentre permettevo a me stesso la libertà di osservare, senza giudizio, tutte quelle espressioni che stavo assumendo in modo così naturale in quell'istante.
Questa esperienza ha fatto maturare la grande gioia di ripetere quella condizione di felicità così unica, replicandola in altri esperimenti di fronte alla macchina da presa. Ho applicato un linguaggio universale da destinare a quante più persone, senza l'ausilio di parole. Quindi ho pensato che le espressioni facciali fossero le più adatte a trasmettere un messaggio diretto e senza filtri che suscitasse sensazioni specifiche nello spettatore. Tutto questo estrinsecarsi di espressioni facciali, ha origine fin dall'alba dei tempi, quando gli uomini non avevano nessuno altro modo per comunicare. Anche oggi, quando non si parla la stessa lingua, noi usiamo questo mezzo, come traduttore accessibile e simultaneo, la nostra faccia !
Nel mio caso specifico, in poco più di sette minuti, ho realizzato un video con 16 personaggi che inscenano le situazioni più anomale in un flusso continuo. Il significato di questo lavoro è dovuto alla mia ricerca di un'espressione visuale veramente autentica, le parole, per lo più scritte, non hanno alcun valore e vengono usate sotto forma di semplici titoli introduttivi alla clip.

16 personaggi

Ho interpretato 16 personaggi tra cui: un pesce, che musica è questa?, il cappello Magico, la goccia, la forchetta, la gomma da masticare, il cinema, i sentimenti, la vacca, la missione impossibile, la signora gallina, il cappellaio matto, il silenzio, il ladro, il mistico, il tubo.

Etimologia

Il termine espressione, rappresenta, come da etimologia della parola, dal latino expressio-onis (espulsione ottenuta a forza, lo spremere, il fare uscire strizzando, compressione) una postura facciale o gestuale che trasmette non verbalmente il proprio stato d’animo o un’emozione.

Definizione

Il modo con cui si manifesta esteriormente, soprattutto negli atti del volto, nel gesto, nello sguardo, il sentimento interno o l’animo o anche le qualità naturali di una persona.

Fonte Treccani

Immediatezza

Ho applicato un linguaggio universale da destinare a molte persone, senza l'aiuto di parole. Quindi ho pensato che le espressioni facciali fossero le più appropriate per emettere una comunicazione diretta e senza filtri, che risvegliasse le specifiche sensazioni nell'osservatore.

Stato mentale geo-localizzato

Io sono italiano ed è risaputo che siamo molto espressivi, siamo famosi per l'espansività nell'esprimere in nostri sentimenti!

Muscoli di espressione facciale

I principali muscoli facciali sono 18. Un'espressione facciale è uno o più moti o posizioni dei muscoli sotto la pelle della faccia. In effetti, l’espressione delle emozioni avviene tramite l’attivazione di una serie di muscoli (di tutto il corpo), negli animali, così come nell’uomo. Quest’ultimo possiede però una maggiore abilità nel controllo dei movimenti muscolari, soprattutto delle espressioni facciali, tramite 46 muscoli che risultano il principale vettore di comunicazione emozionale.

Fisionomia

L’espressione del viso che è propria di ogni persona e che nasce dall’insieme dei lineamenti e dal loro atteggiarsi: bella, brutta f.; una f. aperta, simpatica, gentile; una f. trista, antipatica, rozza; una f. di persona intelligente, d’idiota; ha una f. che non mi riesce nuova; una f. che rimane impressa; cambiare fisionomia. 

Comunicazione Universale

Si basa sull’universalità delle espressioni umane. Attraverso l’atteggiamento del volto si riesce ad esprimere un sentimento, uno stato d’animo. Si comunica la propria felicità , angoscia, tristezza, desideri.
La natura dei sentimenti è universale anche se spesso non si riescono a spiegare alcuni frequenti, fenomeni di discrepanza. Le più recenti teorie sottolineano otto diverse emozioni (secondo Robert Plutchik sono la rabbia, la paura, la tristezza, la gioia, la sorpresa, l’attesa, il disgusto e l’accettazione) ritenute comuni a tutta la specie umana, indifferentemente. Queste sono emozioni innate che ritroviamo in qualsiasi popolazione anche se diverse tra loro, definite emozioni primarie (universali). Darwin, per primo aveva ipotizzato l’universalità delle espressioni basandosi sulla osservazione delle emozioni nei primati. In effetti, l’espressione delle emozioni avviene tramite l’attivazione di una serie di muscoli (di tutto il corpo), negli animali, così come nell’uomo. Quest’ultimo possiede però una maggiore abilità nel controllo dei movimenti muscolari, soprattutto delle espressioni facciali, tramite 46 muscoli che risultano il principale vettore di comunicazione emozionale.

Il modo primario di portare informazioni sociali:

Le espressioni facciali sono una forma di comunicazione non verbale.  Sono un mezzo primario di informazione, portano un messaggio sociale tra gli esseri umani, ma questo accade anche in altri mammiferi e in altre specie animali.

I bambini hanno emozioni spontanee

Nei bambini esternare le emozioni è molto più semplice e spontaneo, loro sono genuini e non hanno inibizioni. In alcuni casi anche gli adulti, quando sono presi da emozioni molto forti, trovano chiare espressioni emotive.

I sentimenti sono universali?

La natura dei sentimenti è universale ma spesso non si possono spiegare dei fenomeni di discrepanza frequenti.

La diversità etnica come valore aggiunto

La percezione delle emozioni secondo l’etnia

Le comunicazioni non-verbali, conducono all'unicità dell'essere umano e unificano tutte le culture. Grazie a questa lingua espressiva, ci sono meno distanze o barriere di comunicazione. Quindi anche l'arte ha una funzione pedagogica: crea l'opportunità di aggiungere valore alle differenze, quindi la diversità, non come una paura dell'altro ma come un mezzo per la crescita e lo sviluppo (Es. l'espressione dei Maori). La percezione delle emozioni secondo etnicità varia a seconda delle origini delle espressioni all'interno di gruppi etnici e diversi nel mondo. Diverse culture, tanto quelle geograficamente lontane come quelle mai giunte a contatto, sembrano condividere le stesse espressioni e le stesse reazioni facciali di fronte a specifici stimoli emotigeni (stimoli che causano una risposta emotiva), sintomo generale di una continuità che attraversa tanto lo spazio come il tempo. Infatti questa apparente universalità dei sentimenti non si limita soltanto ad accomunare diverse etnie, distanti tra loro, ma diversi tipi di etnie, distanti nel tempo. In altri termini, si asserisce l’assoluta identità delle emozioni nel corso dei secoli: ciò che provavano i nostri antenati, ciò che vivevano ed il modo in cui reagivano è praticamente invariato; allora come adesso.

Empatia espressiva

Per avere la certezza di provare la stessa cosa, bisognerebbe reagire alla stessa maniera.

Quali sono queste espressioni facciali?

Quindi cos'è precisamente un'espressione facciale ? Bene, quando una persona sperimenta un'emozione, può provocare una reazione involontaria che è espressa dal cambiamento nei muscoli facciali. Questi comunicano rettifiche in proporzione e posizione relativa alle caratteristiche facciali è quello che costituisce un'espressione. La faccia umana può fare 10,000 espressioni che sono un numero impressionante!


EVENTO A NEW YORK

Artista: Luca Mazzara
Data: Venerdì 23 settembre 2016
Tempo: 6: 30-8: 30 pm

Presentazione Idea:

Abbiamo discusso un concetto di presentazione in cui ho interagito con il pubblico che ha "esplorato le arti attraverso diverse culture e l'influenza internazionale" utilizzando fotografia e video. E' stato proiettato il video e successivamente c'è stato il dibattito introduttivo. Ho interagito con il pubblico attraverso esempi video e fotografici con una breve introduzione in cui ho spiegato cos'è l'espressione e come la intendo nello specifico. Ho proposto un'esperimento diretto con il pubblico, cercando di provocare una serie di azioni e reazioni reciproche, infatti, attraverso alcune espressioni da me assunte, il pubblico ha reagito rispondendo a sua volta con altre di rimando estemporaneo proprio come se se ci fosse stato uno specchio. Questa azione specifica ha portato un' influenza reciproca. Il mio intento era di far suscitare nel pubblico: ilarità, gioia e ogni tipo di emozione repressa attraverso il sentire autentico e profondo, che è stato liberato senza più giudizio. Il mio intento, a partire da questa esperienza espressiva, spero possa attivare una maggiore consapevolezza da parte delle persone, di sentire quanto sia facile, piacevole e liberatorio, esprimere la parte interiore più autentica di noi stessi. L'interazione da parte del pubblico ha attivato, a prescindere dall'età, etnia e cultura, un'autentica quanto sincera libertà espressiva.